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La Grande Cittadella - L’uscita

Fu una passeggiata? In effetti, i nostri Guerrieri Maguardinghi recuperaron vigore, grazie alla ritrovata guida del Grande Mago. “Spanzare con lentezza” fu il motto della compagnia. Effettivamente, memori delle mazzate ricevute da Tesla e caotici compari, gli Eroi frugarono in molte delle stanze che non ebbero modo di perlustrare quando trovarono la terza pietra della mappa. I baldanzosi ebbero perfin l’ardire di spulciare nella grande sala centrale, finora sempre foriera di grossi guai: ebbero la meglio, ma Orcacchivostri riuscì a far penare il Nano, il quale vide messa a repentaglio la sua sobria vita... alla fine, furon cacchi per l’Orco, mentre il nostro brevilineo si sbronzò con incantesimi elfici e maghici che gli fecero riacquistar vitalità.

Intenti, poi, nel tentativo di schiavardare una porta ben piantata, il Nano pescò dalla sua borsa il miracoloso idrorepellente lubrificante dal nome in lingua arcaica WD-40, ma la porta non si scastrò fin tanto che il Barbaro non fece casualmente valere la sua forza vitale. Nel frattempo, Bellosguardo tornò fedele al suo ruolo, svelando un fuorilegge assembramento di Orchi, Goblin e Fimir presso quella che il Cacciatore di non morti scambiò per la latrina. L’Avventuriero, sorpreso e spiazzato di trovarsi cotanta folla accalcata in barba alle più elementari norme igienico-sanitarie, invitò i compagni all’azione combinata, con uno dei suoi richiami: “chi da dietro se vòle avvicina’”. Raistlin volentieri accettò l’invito... ma forse fraintese le intenzioni... questa parte della storia resta a noi celata da velato mistero...

Il coraggioso Elfo roccioso riservò ancora sorprese, in primis ai malcapitati Orchi, Goblin e Fimir, che da solo dimezzò al grido di battaglia “All’assembramentoooo!!!”. I suoi compagni, tutti insieme, fecero piazza pulita degli altri mostri, per poi scoprire che non di latrina trattavasi, ma di libera uscita verso (meritata?) salvezza.

Consci di conoscere l’esatta ubicazione del Mago Tesla del Caos e i suoi allegri compari Guerrieri del Caos, i ringalluzziti Eroi vollero togliersi sfizio di attraversar la succitata schiavardata porta. Furon sorpresi di quel che trovaron... il Cacciator di non morti andò saltellando da una stanza all’altra: non gli sembrò vero di poter menar fendenti contro Scheletri, Mummie, Zombie. Ma era tanta la gioia che non riuscì a decidere da chi cominciare... andò, così, a finire che a disossare, sbendare, smembrare furono i suoi compagni che ricevettero ricompense, frizzi, lazzi e cotillon: Winston, 50 monete d’oro; il Stomacopeloso, dopo aver preso mazzate tutto il tempo, portò via con sé due pozioni rigeneranti; Scpapparo, una balestra (la stessa che l’Elfo perse in battaglia fulminato da Tesla?); Bellosguardo, in evidente stato confusionale provocato da perdita di vitalità, si diresse verso l’uscita, quanto più scompostamente le condizioni fisiche gli permisero.

Degno di nota, infin, il Gran Consiglio dei Maghi, convocato d’urgenza dal Grande Mago che richiamò (qualcun lo chiamerebbe aulicamente “cazziatone”) l’Elfo a badar di non lanciar incantesimi seguendo lo scodinzolar di code feline. Fu incaricato, dunque, Raistlin di valutarne corretto uso, pena scappellotti di indubbia funzione educativa.

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