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Visualizzazione dei post da 2020

La Vendetta del Meteorologo (o La Rocca dei Polaretti)

M olti anni fa, amici miei, la Rocca Ventosa era abitata da un saggio Mago del tempo, Gwynt. Un giorno gli fece visita Erongil Corpsemaster , un mavagio stregone, e cercò di convincerlo ad unirsi alla causa del Chaos. Al suo rifiuto, Erongil lo uccise e si impossessò della rocca. Il vostro compito è quello di liberare la Rocca da Erongil e i suoi mostri, in modo da far riposare in pace l’anima di Gwynt . Così ha detto Mentor!   E lfi , Nano , Cacciatore di non morti e Avventuriero misero piede in una sala dopo aver disceso o salito trombettanti scale. Dove l'avessero scovate, non è dato sapere... "Trappolepassaggisegretitesori! " G ridaron in cor e apriron la porta. Non trovando nulla, s'affacciaron su altre sale, più o meno nascoste, ma ancor più spoglie e deserte... "Ahò, ma ndò semo capitati?! Ce sta er deserto qua!", strillò Passacarte . "Annamo avanti, va', provamo un po'. Se non ce sta gnente, però, me ne vado!", avvertì Stomacopelo

Le Sale di Durrag-Dol

I n queste sale non si scherzò, miei lettor e lettrici... altro che Dol Guldur, Dog Eat Dog, Raz Degan, Can De Razz... qua si menò!!! Gran fatica fu per i nostri eroici Winston , Xena , Stomacopeloso , Ciubecca de' Noantri . A lla congrega s'aggiunse, in cima alla trombante scala, quasi un istante prima che il solito Elfo s'apprestasse a garbatamente invader le sale, l' Avventuriero di Passacarte , lo qual, preso da' fatti suoi, fu acchiappato pe la collottola dal Master Titta che rivelò così sadomasochistiche attitudini... poi che non perse desiderio d'affollar l'eroiche fila, ma 'l malcapitato ebbe a ludicamente dipartir ne lo scontrarsi pe la prima volta a fianco de' gagliardi mentecatti... resta 'l fatto che fu tosta avventura che intrider fece di sudor, lacrime e sangue le eroiche ma guardinghe casacche... N uovi mostri ebbero a contrastar l'inceder di Elfi , Nano , Cacciator di non morti e Avventuriero : a far compagnia agli amici Fimi

La Corte del Signore degli Stregoni

"Tutti pronti? Entriam?", chiese Stomacopeloso . "Eccomi, ci son! La porta apriam!", rispose Winston . "Aspettate, non trovo la chiave!", li stroncò Master Titta . "Olè, è vinta a tavolin!", esultaron Elfo e Nano . "Sese, ma che state a di'!?", rimbrottò Zargon . "Se te perdi i mazzi de chiavi, figurate a tressette come te 'a cavi!", replicò ridacchiando Stomacopeloso . "Nun me stuzzica', nanerottolo!", a sua volta rispose piccato Master Titta . "Scusino, lor Signori, ma Xena dov'è?", s'intromise nella contesa Winston . "Sto qua, dove siete voi?", lesse l' Elfo su una provvidenzial bellerofontiana missiva vergata dall' Elfa e portata a lor Signori da volatil lator. "Io cerco la chiave, voi vedete di trovare l' Elfa !", ordinò Zargon . "Ora le scrivo io. Dunque, 'Noi stiamo qua, tu stai là, a esser pignolamente precisi. Ma il punto è: dove stai tu

L'Ultimo Cancello (prima Der Zagaja)

C onvinti e decisi di attraversar locali da oriente a occidente, Eroi ed Eroina si presentaron sull'uscio in bikini e bermuda. Il Nano fece perfin mostra di supporti oftalmici oscuri e marinar mantile. " Elfo , l'hai portata la ghironda?!", chiese il lillipuzian compare. "Hai voglia! Quella e un'arpetta da viaggio!". "Allora abbiamo tutto. Avviati!" A perto l'uscio, Winston si trovò davanti un muro e un lungo corridoio. Appena poco più in là scorse una porta . "O porc...! Ma ndò sta er mare, ah Nano ?! E mo ndò vado?! Apro o me faccio il corridoio?!". "Come te pare, ma cerca trappole, prima!", lo esortò l' Elfa . "Non cominciate, eh?! Nun ce stanno, qua, muoveteve!", s'intromise senz'indugio Master Titta . "Sta' bòno, te, nun te scalla', Mastro Pippa!", replicò stavolta Stomacopeloso che già mostrava segni di presciolosa smania di salsedine. "Vabbè, rega', mentre sti due

I Cancelli Proibiti

I quatti Winston , Stomacopeloso e Xena saliron cautamente nuove scale e si ritrovaron in una sala dall'ampia metratura. "Hiii" fece la porta, socchiusa da un refolo proveniente dall'ascendente tromba: immantinente, i nostri si guardaron negli occhi e videro scorrer fifa sulle eroiche fronti... F acendosi reciprocamente coraggio, intonaron il grido di battaglia, accuratamente tralasciando di rovistar alla ricerca di tesori: un cartello di legno avvisava espressamente che avrebbero potuto incappar in caotiche sorprese... R infrancati i lor spirti, si decisero a metter fuori il naso, ma trovaron soltanto un desolato, angusto panorama: non un gocciolio, non uno scricchiolio, non uno scalpiccio... solo freddi, silenziosi angusti anfratti e corridoi che condussero i nostri verso una stanza priva di vita... finché non cercaron tesori e trovaron invece un Guerriero del Caos che apparve dal nulla e però soccombette inerme sotto la gragnuola di colpi che gli Eroi, dopo un is

La Legione Dimenticata

I nostri perquisitor d’anfratti, raggiunta la cima dell’ascendente scalante tromba, si ritrovaron in una sala il cui pavimento fece lor ben sperare. Lanciaron subito il grido “Trappoleportesegretetesori!”, rimediando spicci che Stomacopeloso accolse con favorevol clamor (“Ahò, buttali via!”). O r v’è da avvisar voi lettor che lo Nano , nel far ritorno dalla eterea dimension dov’era finito, perse l’oftalmologico ausilio, dovendo così ricorrere a supporti oculistici di fortuna che gli imprestò un altro Nano amico suo, Alberto Uomodicantiere (costui, però, si dilettava nel mescolar essenze...). Assieme al lillipuziano compare, i soci riportaron a dimension il dardellator a rimorchio e più, constatando che “Più siam meglio stiam", assoldaron puro un Alabardiere (“Ma sì, mettiamolo un po’ alla prova, l’armigero!”). L e eroiche speranze d’incrementar bottino divennero meno baldanzose non appena apriron la porta della stanza e si ritrovaron in un buio bugigattol che conduceva a lo sempr

I Saloni dei Migliori Morti - Gli Eroi intignano

D opo lungo sonno, dominato da incubi, Xena e Stomacopeloso si risvegliaron ( stavolta per davvero), in gattabuia. A condivider la medesima sorte, il Balestriere , che cominciò a maledir di esser incappato in bui orizzonti anziché prosperi guadagni... P rovando sin da subito, Elfa e Nano , una sensazione di deja vu , si guardaron negli occhi e si dissero“Tesoritrappoleportesegrete!”, con mirabil precision e intonazion e... zàcchete! Stomacopeloso si beccò una lancia fra capo e collo... “E mo ch’abbiamo sbagliato?!” proferì il Nano ... "Hmm... ehm...” mugolò Xena . “Eheheh...” sghignazzò con guttural raucedine Zangor . “...” ammutolì lo Balestriere , sollevando gli occhi al soffitto e rimuginando sulla diaria.  P oscia questo passo falso, i due Eroi e il prezzolato dardellator sbirciaron, passettin passettin, dietro la porta segreta che si era aperta mentre ancor si domandavan cosa non avesse funzionato nel lor grido di battaglia... e una dietro l’altra, scopriron porte e smandrapp

I Saloni dei Migliori Morti - La Ricerca del sor Fiatella

X ena e Stomacopeloso ripresero i sensi in una gattabuia... per prima cosa, si assicuraron di esser ancor proprietari e possessori dell’armi loro, poi si affrettarono a uscire dalla buia stanzetta, dimenticando il caratteristico grido di battaglia... S i avventuraron nel corridoio parato dinanzi a loro (ai lati loro, a esser pignoli...), l’ Elfa bellicosamente davanti al Nano che la seguiva passo passo. Contando i passi, però, a Xena non tornaron i conti, perciò si voltò verso il socio e chiese “E quegli altri due che fine hanno fatto?! Stanno ancora dormendo?!?!”. Il Nano alzò sommessamente le spalle e, temendo una sfuriata della congregata, si affrettò a perlustrare la loro cella; ne uscì esterreffatto e basito... I due, allora, divennero belve e si misero alla ricerca di Bellthor sor Fiatella , il Nano gridando “Ma ndò stanno quei due?!?! L’animacc...”, l’ Elfa “Eh, in due è un casino...”, ciascuno nella sua lingua genitrice... C ompare e compara decisero di non precipitarsi subito

Il Cancello di Bellthor

  S tomacopeloso , Winston , Xena e Ciubecca de’ Noantri , accompagnati dal Balestriere (dietro compenso, s’intende, ché il tipo era mercenario, sì, ma con sale in zucca), entraron quatti dall’ingresso e subito furon presi dall’esistenzial dilemma: “Dove dirigiam lo passo nostro?! Su o giù?!”. “Ma se po’, ogni volta, co’ sta storia?!” ( Master Titta , per una volta, non pose tempo in mezzo e sbottò immantinente). “Zitto tu, orsù, ché tanto te smandrappamo lo stesso”, gli Eroi in coro risposero. “La vedremo, eheheh”, fu la secca replica. G li Eroi, allor, avanzaron baldanzosi ma guardinghi, facendo cucù ad ogni angolo ma trovandosi sempre davanti altri muri o deserti barbari. E quando, finalmente, incapparono in porte, le apriron con occhi avidi e pronti a menar le mani, ma buscaron sol ferite da lance approntate a mo’ di trappola!... L a qual cosa rese gli Eroi tignosi, perciò ripresero il cammino insistendo a rovistar in qualsiasi angolino, non lasciandosi sfuggire nulla; il Nano , ch

I Saloni delle Televisioni

P oca impresa, massima resa: potremmo riassumer così quest’avventura... L ungo non sarà lo racconto delle gesta, stavolta, poiché gli avidi intrepidi Eroi incapparon in blandi ostacoli... che però diedero lor da lavorar di meningi per saccheggiar e trionfar! I n questa scacchesca partitella, i protagonisti fra gli Eroi furon i due Elfi e il sempre più pragmatico Nano che in quest'occasione si rivelò perfin lesto e sbrigativo; la novità fu che i tre chiamaron a supporto anche un Esploratore e uno Spadaccino . Ma diciamola pur tutta: i due spalleggiator furon assoldati! in nessun altro modo avrebbero mai assecondato gli spavaldi gagliardi sempremenoguardinghi! Nell’altro schieramento, i contendenti furon meschini e pavidi Zombie e Scheletri . Quest’ultimi misero a dura prova le doti strategiche dei nostri, or vi racconterò in che modo... I cinque scapestrati percorsero i primi corridoi ed un paio di sale incontrando, di tanto in tanto, solitari raminghi Scheletri nei quali Winston ,

I Passaggi Silenziosi

S onnacchiosa ma avida si rivelò questa congrega, composta stavolta dai due Elfi , il Nano e il silente Barbaro , man man che procedeva fra i piani e i corridoi e le stanze... I quattro scalcagnati compari entraron zoppicando sin da subito: indecisi su chi dovesse cedere lo passo; il Nano volto ad affrontar l’impresa decisamente senza affrettarsi; Scpapparo , prima ancora di mostrarsi implacabile, apparendo perfino disorientato al punto da faticare a decidere con quale piede varcare la soglia di ingresso... G uardinghi come ormai ebbero imparato ad agire, perlustrarono da cima a fondo tutto il corridoio: avreste potuto vederli intenti a sollevar sassolini, picchiettar sui muri, scrostar muschio e tracce di umidità, pur di non venir sopraffatti da trappole di varia natura. T utto procedeva quasi noiosamente, fra le prime due sale del cammino che si parava quasi obbligato davanti ai loro passi, fino a quando non entrarono nella terza: qui Stomacopeloso avvertì doloretti causati dagli