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Il Passaggio A Spirale

Lungo tempo occorse agli Eroi per trovar maniera di riunir la compagnia per nuove imprese, evitando il contagio del recente pestifero morbo. In soccorso della comitiva venne lo sapiente ingegno di Vassal dei suoi tempi, che permise alla brigata di comunicar e agire pur non lasciando le rispettive magioni.
Gli Eroi quasi al gran completo – Avventurier di Bellosguardo, Mago, Elfo e Nano; assente, solo il Barbaro – diedero buona prova di sé, attraversando corridoi e stanze. Or di seguito vengon descritte le imprese dei singoli con dovizia di particolari.

Mago ed Elfo, seppur deboli di costituzione, ebbero la meglio su molti nemici fra Goblin, Orchi e perfino Fimir. Caddero soltanto a un passo dalla salvezza, complice la noia provocata dalla quarantena ma soprattutto dalla brigata - impavida ma guardinga - nell’animo di Master Zargon, che scatenò due trappole – due! - di lancia, un Guerriero del Caos e ben otto Orchi (ci è ignoto se della banda fosse anche Orcafone) contro di loro. L’Elfo seguitò, nonostante la dipartita, a esprimere le potenzialità espresse finora nell’affrontar la Rocca e i suoi perigli. Il novello Mago, non ancor perfetto padrone dell’arti sue e abbandonato dai compagni dimentichi, non ebbe maniera di contrastare e sconfiggere il caotico guerriero.

Il sempre affidabile, saldo e robusto Nano ancora una volta portò in salvo se stesso e la missione, rivelando coraggio e determinazione incrollabili. Lunga vista al nostro!
Bellosguardo, dopo esser caduto miseramente sotto la roccia proveniente dall’alto appena messo piede nel corridoio d’ingresso, ebbe un timido afflato di solitaria intrapresa; ma la quarantena minava il suo spirito e rinunciò presto. Per la prima volta dalle sue imprese con questo baldo gruppo, fu sorpreso di seguire il Nano con le ossa e la borsa integre...

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