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I Cancelli Proibiti

I quatti Winston, Stomacopeloso e Xena saliron cautamente nuove scale e si ritrovaron in una sala dall'ampia metratura. "Hiii" fece la porta, socchiusa da un refolo proveniente dall'ascendente tromba: immantinente, i nostri si guardaron negli occhi e videro scorrer fifa sulle eroiche fronti...

Facendosi reciprocamente coraggio, intonaron il grido di battaglia, accuratamente tralasciando di rovistar alla ricerca di tesori: un cartello di legno avvisava espressamente che avrebbero potuto incappar in caotiche sorprese...

Rinfrancati i lor spirti, si decisero a metter fuori il naso, ma trovaron soltanto un desolato, angusto panorama: non un gocciolio, non uno scricchiolio, non uno scalpiccio... solo freddi, silenziosi angusti anfratti e corridoi che condussero i nostri verso una stanza priva di vita... finché non cercaron tesori e trovaron invece un Guerriero del Caos che apparve dal nulla e però soccombette inerme sotto la gragnuola di colpi che gli Eroi, dopo un istante di spavento che li rese apparenti morti, somministrò al malcapitato!

"Fiuuu!" sospiraron in coro, i tre smarmellator.
"Orsù, andiam a rovistar lo stanzon!" esortò Winston.
"Ma sei matto?! Hai visto cos'è appena capitato?!" gli risposero i soci.
"Embè!? L'abbiamo scorticato, no?!" rispose l'Elfo.
"Beh, sì..." dovette convenir l'Elfa.
"Effettivamente..." le fece eco il Nano.
"Appunto! Io vado! Daje!".
"Ok...".

E dunque, Winston si precipitò e... trovò un piccol gruzzolo!

"Daje, presto ci comprerem una balestra!", disse l'Elfa, strofinandosi le manine...

Ringalluzziti dal ritrovamento e dallo smandrappamento, i tre giraron gli angoli del corridoio, badando ben di non incappar in trappola che Winston scovò e Stomacopeloso sapientemente segnò incidendo sulla mattonella una X in bella grafia. Svoltaron quindi altro angolo e...

In lontananza videro muoversi le giunture di uno Scheletro e i tre Eroi gli andarono incontro risoluti a smantellarlo. Mentre gli uni e l'altro si appropinquavan, sbucò dal nulla un secondo Scheletro, e poi un altro... e un altro... e anche uno Zombie...

"Oh-oh!..." intonò l'eroicoro.
"E mo li leviamo di mezzo, uno alla volta", disse un dei tre.

E così effettivamente fecero, finché non scoprirono la botola da cui uscivano i non esseri oppositor. Winston si immolò a tener chiusa la botola, punzecchiando chi tentasse di affacciarsi infilando la spada nelle fessure fra le assi di legno del coperchio. Xena e Stomacopeloso svoltarono l'angolo, allor, e all'opposta estremità intravidero, di nuovo, la semovente silhouette di un ennesimo Scheletro.

Il Nano, senza por tempo in mezzo e dotato nuovamente di supporti ottici di eccellente nanica fattura, si precipitò a travolgere il primo Scheletro e Zombie e altri ossuti oppositor sbucanti da inopportuna altra botola d'angolo.

Ripulito il lungo corridoio, tappati temporaneamente li seccanti portelli, Xena fu mandata in avanscoperta a smucinar, rintracciar, scovar, scartabellar. E, invece, spalancò la porta di una stanza solo per stanar una caterva non accatastata di Zombie accompagnata a una Mummia...

"E mo che faccio?!?!", urlò l'Elfa per far sì che i compagnucci suoi l'udissero.
"Eh, boh..." risposero loro, risoluti come sempre.
"Mo li appisolo e ne smembro qualcuno, non riesco con tutti", propose lei.
"Boh, prova..." risposero in canonico coro.
"Oppure li appisolo e m'avventuro per stanze".
"Boh, prova...".
"Ahò, e mica posso fa' tutto io! E datevela, 'na mossa!".
"Okok... allora facciamo che li appisoli e t'avventuri".
"Ecco. Tanto ci voleva?".

Fu così che Xena mosse un passo dentro la Sala dell'Assembramento e stava per portar avanti anche l'altro piedin, quando Zargon si fece vivo per la prima volta...

"Ferma lì, ndò vai te?!" tuonò lui.
"Che, sei cecato pure te?! Prima er Nano, mo te ce metti te?! Qua dentro sto a entra', 'mbecille!", saettò lei.
"No' 'o pòi fa'", tonitruò lui.
"Ah sì? E perché? 'o dici te!", folgorò lei.
"Io so' io, Master Titta! E mo vedi se riesci a scansa' sto macigno!", rombò lui.
"Rrrruuuummmbbbllleeeeee" rumoreggiò il macigno.
"Ah Mastro Lindo, m'hai fatto 'n graffietto e sei rimasto fregato te e l'amichi tua: l'hai tappati dentro!", fulminò lei.
"...", borbottò sommessamente lui, come fagiol sobbolle in pentola.

Risolta l'impasse, l'Elfa si fece rattoppar da l'Elfo che la rimise a nuovo coi potenti magici mezzi suoi. Poscia, l'Eroina guardò i soci e insieme furon d'accordo di proceder per i fatti lor, senza disturbar dormitori altrui.

Xena, allor, raggiunse e scavalcò il Nano, sollecitando Winston a liberar la botola e affrettar lo passo suo. Svoltando l'angolo, in lontananza vide altra ossuta silhouette uscir da portello e appropinquarsi.

"Datte 'na mossa, Wi'!", proferì in eonico elfico.
"Arivoooo, Xe'!", elfico eonico in proferì.

Nel frattempo, Scheletri e Zombie principiaron ad affollar i corridoi, mentre Stomacopeloso fece sentir la voce sua, nuovamente:

"Ahò! Ce sto pure io! Decideteve 'n po', me so' stufato de fa' 'a statuina! Bella, inver, ma pur sempre 'na statuina!", gridò, rimbrottando alla volta di tutti e dimostrando, una volta di più, che botte piccola conserva alcolica melassa di tutto rispetto.

E, così, prese il via pavida chetichella di Elfa e Stomacopeloso (rinominar potremmo codesta eroica - pfui! - impresa...) che smandrappò l'oppositor frontali mentre Winston arrancava affannosamente, assieme ad ossuti e carnemolli inseguitor.

E claudicando e zoppicando, l'Elfo dapprima volle diriger lo passo per altra via non seguita dai soci suoi, ma appena pose piede su mattonella, Master Titta fu lesto ad azionar leva che un macigno fece rotolar giù sulla testa del semidivin (eccome se apprezzava lo grappol...) Winston che graziato dalla sorte fu e sgusciò procurandosi superficial sbucciature. Sbarrata la via agile, rinunciando ad andar per fatti suoi, l'eroico sbevazzator finì nella buca in cui Xena era incappata e dalla quale era saltata fuori grazie a lagomorfici stivali sottratti dall'Eroina allo Stregone del Caos che ebbe la sventura di incrociar lo passo della paladina quando i nostri incapparon nella obliata legion.


"Orsù, Nano, reca teco codeste calzature e fa' sì che l'Elfo abbia a indossarle, per raggiunger noi da tergo".
"Ahò, ma pe' chi m'avete preso, pe' 'n ciavattaro?!?! Io so' Stomacopeloso... puff pant... figlio di Cortoalmetraggio... pant pant... nipote di Breve... pant puff... pronipote di Semibreve!".

Fra una lamentela e l'altra, uno sbuffo di qua e uno di là, Winston risalì la buca e, insieme a lui, minando l'efficienza dell'elfico cardiocircolatorio apparato, spuntò anche Ciubecca de' Noantri che, rimasto assai indietro, si affannò (a quanto par, sorte comun a Mostri ed Eroi...) a raggiunger li compari scavando galleria anziché prender le scale. Appena uscito nel corridoio, il Cacciator di non morti non perse tempo e seguì Stomacopeloso e Xena (la qual, nel fratttempo, badava a tener chiusa la botola nel suo angolo), scavalcandoli più o meno scompostamente e precipitandosi a menar le mani contro Scheletri e Zombie che sbucavan da altro angolo vicino al salvifico ligneo pertugio.

Winston, con un ultimo afflato di coraggio, prima di svoltar l'angolo e fuggir scompostamente, bussò ad una porta che si aprì a rivelar una vuota stanza, ma gli difetto necessario e sufficiente filtrante tessuto per far capolino all'interno e affrontar la sorte. Invece, fuggì, precedendo, da ultimo che era stato, la fila degli Eroi pronti a varcar la soglia per parar le terga.

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