Molti anni fa, amici miei, la Rocca Ventosa era abitata da un saggio Mago del tempo, Gwynt. Un giorno gli fece visita Erongil Corpsemaster, un mavagio stregone, e cercò di convincerlo ad unirsi alla causa del Chaos. Al suo rifiuto, Erongil lo uccise e si impossessò della rocca. Il vostro compito è quello di liberare la Rocca da Erongil e i suoi mostri, in modo da far riposare in pace l’anima di Gwynt.
Così ha detto Mentor!
Elfi, Nano, Cacciatore di non morti e Avventuriero misero piede in una sala dopo aver disceso o salito trombettanti scale. Dove l'avessero scovate, non è dato sapere...
"Trappolepassaggisegretitesori!"
Gridaron in cor e apriron la porta. Non trovando nulla, s'affacciaron su altre sale, più o meno nascoste, ma ancor più spoglie e deserte...
E così apriron la porta e... iniziaron i guai! Dapprima si infilaron in una stanza chiusa, senza finestre, con soffitto ma un crepaccio e ballatoio ghiacciato...
Insomma, li scombiccherati Eroi ebbero il lor da fare a uscir vivi dalla tormenta... Claudicanti e ammaccati e infreddoliti, però, ripresero il cammin mandando avanti Ciubecca, straordinariamente quasi in perfetta forma, dopo aver tutti dato fondo a pozioni, elisir e incantesimi atti a garantir sopravvivenza.
Dopo saloni, stanzette e corridoi, i nostri scardinaron porta segreta invadendo confortevole sala però già abitata. Il camino fu così magnetico, per i nostri ghiaccioli... ehm, pardon... infreddoliti Eroi che Xena abbioccò Troll e altri malcapitati che soccombettero. Un altro Troll, più coriaceo, resistette a Morfeo e si mise a inseguir gli antieroici, zoppicanti, indolenziti fuggitivi.
Ripreso vigor scaldando le terga al camin col qual si concessero perfin braciata, Elfi, Nano, Cacciatore di non morti e Avventuriero ebbero a risolver problemin: si trovaron di fronte a porta infuocata, messa lì da pazzerello Meteorologo che ancor s'andavan interrogando su qual torto avesse subito, da doversi vendicar con lor... Mentre l'attrippata truppa s'arrovellava del più e del men, lamentando dolor come neanche lo Geremia di dinamitarda e altrettanto sgangherata banda, Xena trovò la soluzion: uno alla volta, protetti da Gianni Sognirstane di Stomacopeloso, attraversaron l'infuocato uscio, lanciandosi a turno lo martellon per tener in forma la prestanza fisica.
Con greve disappunto, l'Eroi proseguiron lo cammino smantellando pochi sparuti Scheletri, attraversando lunghi corridoi, privati di bottin in forma di pozion e lozion atte a garantir sopravvivenza. Come se non bastasse, dovettero affrontar una lancia approntata a mo di trappola e un burroncino sufficiente a intralciar l'eroico inceder. Chi meglio, chi peggio, i nostri superaron anche queste mentre Winston trovò lo modo d'attraversar muri e pareti sol per finir, d'impeto e inerzia, nel central salon a fianco a lo Stregon osservator de' fenomeni climatici.
E tornando lestamente indietro da lo muro dal qual provenne, Winston s'affrettò a riferir ai suoi lo spettacol che l'accolse.
E dunque la combriccola, spronata e guidata dalla sempre efficiente ed efficace stratega, scovò la via miglior per raggiunger lo Meteorologo rinchiuso nella sua stazion all'interno del central stanzon, in soprelevata posizion. I nostri, uno alla volta, entraron, perlopiù schivaron Scheletri - qualcun li dissestò, s'appropinquaron a lo Stregon e giù, menaron mazzate.
La sala quasi si svuotò, poi che l'Eroi ne presero anche, d'inimiche mazzate. In piedi ma poggiandosi uno all'altra per non rovinar a terra poscia tanto sforzo rimasero Xena e Stomacopeloso; uno Scheletro sopravvisse - strano a dirsi per tal entità - ma si dileguò tremante, timoroso di brutta fine...
"None, sei te che magni come se t'aiutasse a fa' spavento ai Troll!".
RispondiEliminaIl mood delle feste
ahahahah! in effetti, forse il subcosciente ci ha pensato alle feste mentre scrivevo!
Elimina