Miei Eroi, dovete trovare l'ingresso per la Fortezza degli Ogri nascosto all'interno delle spire di un vasto complesso di caverne. Fate attenzione, poiché gli abitanti della Fortezza avranno sicuramente posto trappole e guardiani a protezione del loro dominio.
Sgangherato, poco fruttuoso, baldanzosamente pavido fu l'ingresso dell'eroica combriccola che a malincuor lasciò il sole, il vento, il fiume e la campagna per entrar nella brutta, buia, antipatica e inospital Fortezza...
Xena, Stomacopeloso e Winston entraron circospetti ma avidi e incapparon in tesori non degni di nota. Compensaron lo disappunto con lo spavento: si trovaron a schivar trappole, trabocchetti, pozzi e pozzetti e a incrociar sguardi e lame con Goblin, Orchi, Orchetti, Ogri, Fimir, Guerrieri del Caos. Tal furon spavento e impresa che l'Elfo bevve, anzi ciucciò fin l'ultima goccia, tutte le rigeneranti pozion a sua disposizion...
Mentre l'Eroi e l'Altro eran in faccende affaccendati, s'udì d'un tratto una voce. La serenità svanì sul volto di Xena: mentre ancor tutti si chiedevan "Chi è lì?", "Chi è là?", apparve lor Ciubecca de' Noantri, colui che in precedenza aveva avvisato i soci d'essere in faccende d'altra natura affaccendato. All'elfica disperata consorte, 'n viso si stampò 'silente lo dilemma "Ussignur! Anco qui m'assilla l'accollo mio, staser?! Qual mal io feci a lo mondo?! Le passate zaccagnate mie non m'abbuonano una svagante intrapresa?...". Notevol fu, ma d'altronde lo talento suo ormai noto era, lo momento opportuno in cui il Cacciator di non morti si palesò ne la sua fisica interezza: subito poscia che li compari suoi ebber scoperto d'aver azzeccato lo più agevol ingresso e s'ebbero lasciati alle spalle li maggior perigli, seguendo con passi accorti l'avanzata de la comitiva...
Abbacchiati e sorpresi, i nostri abbandonaron le deludenti sale e li spogli infidi corridoi per proseguir verso la speranza di futuri non magri bottini...
Manco zaccagnate in pace posso dare!
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